Chi non ha mai sognato, almeno una volta nella vita, di diventare una rock star?
Non tutti hanno la fortuna di raggiungere certi traguardi, sfiorando l’olimpo del successo musicale e riempiendo gli stadi ma gli appassionati che si impegnano possono ottenere importanti risultati.
In ambito musicale, la teoria e la pratica vanno a braccetto, qualsiasi sia lo strumento prescelto o il genere è importante studiare con costanza.
Oltre alla pratica e alla costanza, c’è un fedele compagno di “allenamento” di ogni strumentista: il metronomo. Conosciuto soprattutto associato al pianoforte, è in realtà assolutamente versatile ed è in grado di accompagnare l’artista nel tenere il giusto tempo o ritmo.
Cos’è il metronomo e a cosa serve
Musicisti in erba o appassionati che desiderano migliorare la propria abilità nel suonare uno strumento, devono conoscere e utilizzare assolutamente il metronomo. Questo elemento, apparentemente semplice, è in realtà una delle chiavi per diventare un musicista più abile e preciso.
Quando si legge uno spartito si trovano indicazioni come “presto”, “allegro”, “adagio”, “largo”, “allegretto”, “vivace”, “andante”, “moderato” per fare alcuni esempi e queste sono le istruzioni per suonare il brano proprio come pensato dal compositore.
Tempo e ritmo: due concetti diversi da conoscere
In ambito musicale, il concetto di “ritmo” e “tempo” rappresentano due elementi che contribuiscono a definire la struttura temporale di una composizione. Il primo è il battito costante e regolare che sottolinea il passare del tempo all’interno di una composizione musicale, è una sorta di impulso costante che guida gli interpreti e gli ascoltatori attraverso la musica.
Il tempo invece riguarda l’organizzazione delle diverse durate delle note, degli accenti e dei silenzi all’interno di una composizione. Se dovessimo provare ad identificarlo meglio possiamo ritenerlo il responsabile della creazione di pattern musicali, della sincopazione, degli accenti e delle variazioni di intensità che danno vita alla musica.
Perché utilizzarlo?
Uno dei motivi principali per cui il metronomo è così importante è che aiuta a sviluppare il senso del tempo. Quando si inizia a suonare uno strumento, è comune cadere nella trappola di accelerare o rallentare il ritmo involontariamente.
Il metronomo funge da guida, costringendo l’esecutore a mantenere un ritmo costante. Diventa estremamente utile per batteria o pianoforte, dove il controllo del tempo è essenziale ma in realtà viene consigliato ai principianti anche per altre tipologie di strumenti.
La precisione è fondamentale in qualsiasi esecuzione musicale e con questo accessorio ogni nota viene suonata esattamente nel momento giusto aiutando lo studente a migliorare nella coordinazione e nella precisione.
Perché il metronomo è un alleato nello studio musicale
Sono diversi i motivi per cui gli insegnanti di musica spingono i propri studenti nell’utilizzo del metronomo, tra questi ci sono:
- Mantenimento del tempo. Lo strumento emette un segnale costante e regolare che aiuta il musicista a mantenere un tempo costante durante l’esecuzione di brani musicali facilitando la precisione ritmica nell’esercitazione e nell’esecuzione.
- Controllo della velocità. Consente agli studenti di esercitarsi a diverse velocità; si può iniziare lentamente per poi aumentare la velocità quando si diventa più sicuri nella loro esecuzione.
- Allenamento dell’orecchio. Aiuta a sviluppare un orecchio musicale migliore. In questo modo i musicisti imparano a riconoscere le divisioni del tempo e a identificare quando sono in anticipo o in ritardo rispetto al metronomo andando a correggersi.
- Padroneggiare le live. Per i musicisti che si esibiscono dal vivo, l’uso del metronomo durante le prove contribuisce a garantire una coerenza nelle esibizioni soprattutto quando si suona in gruppo perché tutti devono essere coordinati.
- Sviluppo della tecnica. Diventa un alleato prezioso per esercizi di tecnica, aiutando gli studenti a migliorare la loro precisione e coordinazione nei passaggi tecnici.
Il segreto per diventare un buon musicista è la pratica
Proprio come per altre discipline, oltre al talento, un musicista impeccabile deve trascorrere molto tempo nell’esercitarsi. I più grandi pianisti, chitarristi o batteristi raccontano nelle proprie interviste di aver trascorso molte ore a studiare prima di poter salire sul palco e lasciare un’impronta nel panorama delle live.
Generi musicali come il rock, il punk o quelli più alternativi richiedono studio, teoria e impegno tanto quanto la musica classica. Proprio come per la danza, solitamente gli insegnanti consigliano di partire dalle basi teoriche classiche per poi spaziare verso altri generi.